Una corretta gestione della pastorizia estensiva può diventare un potente strumento per la rigenerazione ecologica di ecosistemi preziosi come la dehesa e il montado. A differenza dei modelli intensivi o mal pianificati che degradano il suolo e la biodiversità, la pastorizia sostenibile permette di ristabilire l’equilibrio tra produzione, conservazione e benessere animale.
A tal fine, è stato elaborato un protocollo di buone pratiche per la pastorizia sostenibile, che offre strumenti e raccomandazioni chiare per applicare una gestione adattata e rigenerativa delle risorse naturali.
Strategie chiave raccolte nel protocollo:
🔹 Rotazione dei pascoli
Evita il sovrappascolamento e permette la rigenerazione della boscaglia, migliorando la copertura vegetale e riducendo l’erosione.
🔹 Regolazione del carico di bestiame
Assicura che il numero di animali si adatti alla capacità di carico dell’ecosistema, prevenendo il degrado dell’habitat e migliorando la resa produttiva a lungo termine.
🔹 Zonizzazione della macchia
Favorisce la biodiversità attraverso la creazione di zone di esclusione o di riposo che fungono da rifugi per la fauna, aree di rigenerazione degli alberi e corridoi ecologici.
Queste pratiche si traducono in molteplici benefici:
✅ Miglioramento della fertilità del suolo
✅ Controllo naturale della macchia
✅ Aumento della biodiversità
✅ Cattura di carbonio e mitigazione del cambiamento climatico
✅ Riduzione del rischio di incendi boschivi
Inoltre, il protocollo include schemi visivi ed esempi pratici che ne facilitano l’implementazione in allevamenti reali.
Scarica il protocollo completo qui 👉 https://lifescrubsnet.eu/download/3621/?tmstv=1742284212
Questa iniziativa si inserisce nell’ambito degli sforzi volti a promuovere modelli di allevamento estensivo rigenerativo, in grado di produrre alimenti di qualità, preservando gli ecosistemi e contrastando lo spopolamento rurale.
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